Rischi e precauzioni per l’uso sicuro del farmaco
L'uso di Tredaxil 100 mg richiede particolare cautela nei seguenti casi:
1. Rischio cardiovascolare
- Nei pazienti con sindrome coronarica acuta recente (entro 6 mesi), l'uso di Tredaxil deve essere attentamente valutato dal medico.
- In soggetti con ipertensione severa non controllata, il farmaco può essere meno efficace o addirittura peggiorare il profilo pressorio.
2. Effetti sul ritmo cardiaco
- Nei pazienti con sindrome del QT lungo o in terapia con farmaci noti per prolungare l’intervallo QT, l'uso di Tredaxil deve avvenire sotto stretto monitoraggio elettrocardiografico.
3. Compromissione epatica e renale
- Nei pazienti con insufficienza epatica o renale moderata, si raccomanda un attento monitoraggio della funzione epatica e renale durante il trattamento.
- In caso di insufficienza renale grave, il farmaco è controindicato.
4. Rischio emorragico
- Tredaxil può avere un effetto antipiastrinico lieve; pertanto, deve essere usato con cautela nei pazienti in terapia con anticoagulanti o con disturbi emorragici noti.
5. Uso in età pediatrica
- La sicurezza e l'efficacia di Tredaxil nei pazienti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
6. Interazioni farmacologiche
- L’uso concomitante con inibitori potenti del CYP3A4 (es. ketoconazolo, claritromicina) può aumentare i livelli plasmatici di Tredaxil.
- Gli induttori enzimatici (es. rifampicina, fenitoina) possono ridurne l’efficacia.
7. Gravidanza e allattamento
- Tredaxil non deve essere usato in gravidanza, a meno che il beneficio per la madre non superi il rischio per il feto.
- Durante l’allattamento, si raccomanda di sospendere il farmaco o interrompere l’allattamento.